Virtualizzazione: dosbox
DOSBox è un emulatore di sistemi DOS su archietture 80286 e 80386, orientato soprattutto ai videogiochi, ma che può venire utile in altre circostanze.
Il progetto è free e open source ed è giunto alla versione 0.72. La comunità che lo segue è molto attiva e il sito è completo di documentazione, tutorial, forum e altre risorse. Uno delle caratteristiche interessanti di DOSBox è la sua estrema portabilità, esiste infatti una versione apposita per quasi tutti i principali sistemi operativi esistenti (da Windows 98 a Vista, qualsiasi Linux, Mac OS X, e vari altri). Richiede solo un’interfaccia grafica, in particolare usa le librerie SDL.
DOSBox si installa come un normale programma, e quando avviato crea una macchina virtuale, in maniera simile a quando si avvia il DOS sugli ultimi sistemi Windows che può emulare svariati sistemi audio e video in modo da poter garantire la compatibilià con la maggior parte dei vecchi videogiochi.
Nella cartella del progetto esiste un file di configurazione principale, dosbox.conf, modificabile con un normale editor di testo. Tale file è ricco di commenti e spiegazioni e non dovrebbe essere difficile adattarlo alle proprie esigenze. E’ possibile (e consigliato) creare un apposito file di configurazione per ciascun applicativo che si vuole eseguire, inserendo solo i parametri che differiscono dal default, consultabile appunto nel file dosbox.conf. Tra le altre cose, è possibile settare la frequenza del processore emulato.
L’eseguibile ha una serie di opzioni che ci permettono di mostrare o nascondere la finestra degli errori, di usare un apposito file di configurazione, di avviare automaticamente una certa applicazione e di chiudersi automaticamente quando viene chiusa l’applicazione in questione.
Il “test” in questo caso corrisponde all’esperienza di uso diretto: nel corso degli anni, ho usato DOSBox su Windows 98, 2000, XP e Vista e su Linux RedHat 9. La configurazione tra i vari sistemi è sostanzialmente identica. Ho eseguito diversi videogiochi e programmi quali Championship Manager 2 e Ashton Tate Framework III, nonchè programmi specifici di controllo di macchine di misura.
Lo ammetto, a Championship Manager gioco ancora adesso… 🙂
In conclusione DOSBox è un ottimo strumento per poter eseguire un vecchio programma DOS su un hardware nuovo, consentendoci ad esempio di “rinnovare” quei vecchi PC su cui gira ancora un vecchio programma che nessuno sa più da dove arriva e come si installa ma è fondamentale per l’azienda…
Marco
Ciao, come hai fatto con dosbox a far funzionare cm2? Io ho il cd originale e vorrei giocarci, ma è impossibile!
Il mio sistema operativo è windows VISTA e nel file di configurazione ho inserito questi parametri:
mount C “C:\”
mount D “E:\” -t cdrom -label “CM2_96_97”
C:
Mi si auto termina dosbox se provo ad eseguire cm2
Ti ringrazio fin da ora 😀
Francesco
@Marco:
eheh, un altro appassionato di DosBox! Ora da oltre un anno uso Dosbox su Linux e non più su Vista, per cui non mi ricordo esattamente come l’avevo impostato.
Intanto, però, ti posso dire che l’ho installato tutto in modo da non avere più bisogno del CD. A quel punto se tu fai un collegamento diretto del tipo:
dosbox.exe c:\scudetto\cm2.exe
dovrebbe fare tutto il resto da solo, ovvero montare già correttamente la cartella del programma. Fammi sapere!
Alice
ciao a tutti!
anche io gioco costantemente con i vecchi giochi per dos..è una figata! ora ho un macbook pro, sapete dirmi come carica l’emulatore? solitamente si fa mount c c:/ecc.. ma in mac C a cosa corrisponde? sapete aiutarmi???
Grazie!
Alice
Francesco
@Alice:
i percorsi in Mac sono del tipo “Unix”: cominciano con una barra (es. /users/francesco/Library/…). Quindi la tua istruzione diventerà:
mount c: /users/francesco/…
Ovviamente devi prima ricavare il percorso in cui hai copiato i file del gioco, qui non ti posso aiutare ma si trovano senz’altro tutorial in rete (io ad esempio ho appena trovato “http://hints.macworld.com/article.php?story=20071018002311820”.