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Appunti di Google Analytics parte II

Dopo la prima parte di questa miniserie introduttiva a Google Analytics, che introduce e spiega come attivarlo sul proprio sito, diamo un’occhiata più nel dettaglio allo strumento.

Torniamo quindi ad accedere al pannello di GA (https://www.google.com/analytics/home/?hl=it) e cominciamo a fornire alcune definizioni.

Il profilo sito web, come abbiamo già detto, corrisponde più o meno al sito web. Il “più o meno” è dovuto al fatto che tipicamente si crea un profilo per ogni sito web che si vuole monitorare, ma è possibile anche creare diversi profili associati allo stesso sito, per monitorarlo in maniera diversa e/o per visualizzare solo alcuni dati (così può essere utilizzato anche da altri account). L’elenco dei profili è visualizzato nel centro della pagina e sarà il punto di partenza delle nostre analisi.

L’account è un raggruppamento di profili. Può essere aperto all’uso da parte di altri utenti Google, per cui il significato di avere più account sta proprio nella suddivisione dei permessi. Per non creare confusione a voi e anche a me, non approfondirò ulteriormente in queste note la creazione di diversi profili e account. L’account è selezionabile da una tendina in alto a destra nella pagina di GA.

Nota: l’account di Google e l’account di Google Analytics sono due cose diverse. Il primo ci serve per accedere a GA e tutti gli altri servizi Google. Il secondo è specifico di GA.

Clicchiamo su “Visualizza rapporti” per entrare direttamente nell’interfaccia e assaggiare finalmente un po’ di dati.

La Bacheca è la “home page” dei rapporti di analisi. E’ personalizzabile: i vari elementi presenti possono essere infatti rimossi cliccando sulla piccola x in alto a destra degli stessi, così come invece sarà possibile scegliere l’opzione “Aggiungi alla bacheca” dalle varie singole pagine che andremo a visitare.

Sulla parte sinistra c’è il menu di navigazione, diviso nelle quattro sezioni principali Visitatori, Fonti di traffico, Sezioni del sito e Obiettivi, oltre ovviamente al link alla Bacheca e (nel caso lo abbiate attivato) alla voce E-commerce. Per poter vedere i dati specifici dell’e-commerce bisogna innanzitutto dire a GA che il nostro sito è un e-commerce: questo va fatto nelle impostazioni del profilo.

Sempre sulla sinistra, in basso, troverete varie altre funzioni che possono anche cambiare spesso; sono le varie sperimentazioni di uno strumento che è in costante evoluzione.

Nota: per muoversi tra le pagine è preferibile usare sempre il menù di navigazione e i link interni piuttosto che i pulsanti “Avanti” e “Indietro” del browser: l’applicativo potrebbe non tenere correttamente le impostazioni settate.

Struttura pagine

La struttura dell’interfaccia è coerente tra le varie sezioni dell’applicativo, al punto di riportare la scelta di certi parametri anche dove concettualmente hanno poco senso.

In ogni pagina, Bacheca compresa, abbiamo in alto un grafico riepilogativo. Vicino al grafico c’è il calendario, che ci permette di cambiare il periodo esaminato. Di default è impostato sull’ultimo mese; è possibile modificarlo e visualizzare i dati che ci interessano. Non è invece possibile impostare un diverso valore di default; in altre parole, ogni volta che rientreremo in GA torneremo a vedere l’ultimo mese.

Alcune note sulla data:

  • i dati impiegano un certo periodo ad essere “masticati” dai server di Google. Quindi conviene prendere come attendibili solo i dati di 2 giorni prima. Se oggi è Venerdì, andrò ad analizzare il traffico prodotto fino a Mercoledì. Altrimenti rischio di vedere dati incompleti, che possono variare ancora.
  • il grafico superiore non mostra mai un periodo minore di un mese, anche se con il calendario abbiamo scelto un periodo più breve; ma le tabelle sottostanti riporteranno solo i valori del periodo effettivamente applicato

In ogni pagina è possibile riorganizzare i risultati in base a diversi parametri: sorgente, mezzo, campagna, parole chiave, tipo di visitatore (nuovo / di ritorno), pagina di destinazione (concetto importante! Ci torneremo dopo).

Visita

Cominciamo a integrare i concetti di GA con quelli “teorici” della web analysis.

Il concetto di visita è suscettibile a diverse interpretazioni, per cui ogni strumento ne dà una diversa definizione. Nel caso di GA per visita si intende la visualizzazione di una sequenza di pagine su uno stesso sito a un intervallo non superiore ai 30 minuti l’una dall’altra. Ovviamente alla costruzione della sequenza contribuiscono solo le pagine che contengono il JavaScript di registrazione di GA; quindi se per esempio visito una pagina che contiene lo script, poi dopo venti minuti ne visito un’altra che NON contiene lo script, poi dopo venti minuti ne visito un’altra che contiene lo script, per GA si tratterà di due visite separate.

Il numero di visite è un valore che preso per conto proprio ha poco senso. Ne va sempre verificato l’andamento in un lungo periodo temporale (una regolare distribuzione settimanale / mensile delle visite, che ci permetta di prevedere le visite future, è da preferire a inaspettati e inspiegabili aumenti). Oppure va incrociato con altri parametri, quali il tipo di visitatore (nuovo o di ritorno), le chiavi e/o i siti di provenienza, e così via.

Il numero di visite, unito alla pagine visitate e al conseguente numero medio di pagine per visita, è disponibile nel riquadro Utilizzo del sito sempre presente nella Bacheca (non può essere rimosso).

Rimbalzo

Spesso si usa anche il corrispondente termine inglese, bounce. Si parla di rimbalzo quando un visitatore arriva sul sito e se ne va dopo aver visualizzato una sola pagina. Questo potrebbe essere un sintomo di un sito non chiaro, o non attraente, o che non contiene le informazioni che l’utente cercava. Non vanno però tratte conclusioni affrettate: potrebbe benissimo essere che l’utente conosca già il sito, che sia finito sulla pagina che cercava, che abbia trovato le informazioni necessarie, sia soddisfatto e se ne vada. Anche questo dato quindi va valutato con cura, incrociato ad altri parametri.

Visitatore

Il visitatore è l’utente che visita il mio sito in un dato giorno. Nel corso della stessa giornata, se uno stesso utente (identificato tipicamente da un cookie e/o da un indirizzo IP) fa due visite, viene contato una sola volta come visitatore. Il visitatore unico applica lo stesso concetto a un periodo di due o più giorni. Ad esempio se oggi quattro utenti visitano il mio sito, e domani gli stessi quattro utenti visitano nuovamente il mio sito, il totale per i due giorni sarà di 8 visitatori e di 4 visitatori unici.
I visitatori unici assoluti applicano lo stesso concetto dei visitatori unici, ma partendo dalla “nascita” del sito (o per meglio dire, da quando abbiamo iniziato a tracciare il traffico). Questo dato è importante in quanto ci permette di identificare, tra i visitatori di un dato giorno (o i visitatori unici di un dato periodo) quali sono davvero nuovi utenti.

La sezione Visitatori di GA ci permette di visualizzare tutti questi dati, partendo da una pagina introduttiva con i dati fondamentali, passando dalla pagina dell’Analisi Comparativa (approfondita sotto), proseguendo poi con la statistica di visitatori nuovi e di ritorno e approfondendo poi vari aspetti delle visite effettuate (che non approfondisco perchè sono abbastanza autoesplicativi).

Una nota importante: la distribuzione geografica delle visite è il dato meno affidabile. Infatti i metodi per risalire alla provenienza geografica sono intrinsecamente fallaci, e producono molti errori. Conviene ignorare completamente questa statistica.

Analisi comparativa

L’analisi comparativa, reperibile nella sezione “Visitatori”, è una funzione importante che permette di confrontare i propri dati sui visitatori con quelli medi di una data categoria. Per iniziare, bisogna attivare la condivisione dei nostri dati (che quindi verranno aggregati e entreranno a far parte della statistica); nella prima pagina di GA (quella con l’elenco dei profili ) cliccare su “Modifica impostazioni di condivisione” e attivare l’opzione “Anonimamente con i prodotti Google e il servizio di analisi comparativa”. Tutto questo può essere fatto direttamente in fase di creazione del profilo.

Non ci è dato di scegliere né di sapere in che categoria verrà collocato il nostro sito: sarà Google stesso, in base ai parametri di indicizzazione, a collocarci.

Una volta abilitata l’opzione, avremo anche noi l’accesso alla pagina di confronto: potremo scegliere una categoria e vedere in che modo il nostro sito si distingue dagli altri “simili”.

Ora quindi potete cominciare a vedere i primi dati sulle visite e i visitatori, imparare a scegliere il periodo, e divertirvi con l’analisi comparativa. Facciamo arrivare altri dati e poi proseguiremo a parlare delle altre sezioni di GA.

Alla prossima.

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