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Virtual Box 3.0

Leggendo l’articolo apparso su HTML.it sulla nuova versione del programma di Sun, mi sono immediatamente precipitato per provare le nuove caratteristiche della versione 3.0 di Virtual Box.

L’installazione è disponibile per tutti i possibili sistemi host: Linux, Windows e Mac.

Il pacchetto è liberamente disponibile all’indirizzo:

Esiste in allegato anche un validissimo manuale, reperibile all’indirizzo:

Non intendo dilungarmi sulle specifiche tecniche dello strumento, che abbiamo già analizzato in un precedente articolo, ma mi limiterò ad elencare le nuove caratteristiche e le impressioni destate dal nuovo strumento dopo una installazione di prova.

Novità

Le caratteristiche del nuovo prodotto della Sun si possono riassumere in questi punti essenziali:

  1. E’ stato migliorato il symmetric multi-processing, ora in grado di supportare fino a 32 processori virtuali. Vale la pena ricordare che il team di Vbox sconsiglia un utilizzo di processori virtuali maggiore rispetto al numero di processori effettivi
  2. E’ ora possibile utilizzare anche quantità di RAM superiore ai 4 GB, limite della versione precedente: si può arrivare fino 64 GB
  3. La novità principale riguarda il settore video. Da questa versione in avanti è possibile infatti utilizzare l’accelerazione video con qualunque sistema operativo. Per utilizzare al meglio il proprio hardware video è necessario installare i VirtualBox Guest Additions, tramite il menu Dispositivi disponibile in ogni macchina virtuale avviata: così facendo verranno installati driver aggiuntivi che permetteranno al sistema guest di rilevare il supporto all’accelerazione 3D.
  4. Le prestazioni della nuova versione sono notevoli e sensibilmente migliorate rispetto alle versioni precedenti. Nell’esempio analizzato in seguito analizzeremo meglio questo aspetto.
  5. Sono stati corretti innumerevoli bug relativi alle versioni precedenti.

Esempio di utilizzo

Ho provato le promettenti indicazioni su VirtualBox sul mio portatile, un Sony Vaio con 3 Gb di RAM, doppio processore Intel Core DUO T5800 2.0 GHZ, con sistema operativo host Ubuntu 9.04

I prerequisiti richiesti per un sistema linux sono:

  • Librerie Qt 4
  • SDL (sono delle librerie grafiche solitamente si trovano col nome libsdl o simili)
  • DKSM Dynamic Kernel Module Support (con ubuntu installlabile con un semplice apt-get install dkms)

Ho deciso di installare Windows XP Home edition, allocandogli 512 Mb di RAM e uno spazio su disco di 10 GB (allocati dinamicamente).

L’installazione è terminata senza problemi in meno di 20 minuti, senza intasare il sistema host, con il quale stavo compiendo le operazioni normali che compio senza VM attive:

  • Thunderbird
  • Skype
  • Openoffice
  • 3 terminali
  • VmWare server in esecuzione

Altra nota positiva è la velocità di avvio e di utilizzo della macchia virtuale, per nulla paragonabile alle prestazioni ottenute con vmWare server 2.0.

Conclusioni

Nonostante i sensibili miglioramenti della strumento Sun, rimango dell’opininione che Virtual Box sia un ottimo strumento per ambienti desktop, specialmente linux. Data la velocità di installazione e di utilizzo e la poca invasività sul sistema host (cosa che invece non accade con vmware sever) è particolarmente adatta su laptop o comunque client con ambienti di test.

Il passo successivo sarà quello di testarlo in ambiente Mac, nel caso in cui dovesse comportarsi altrettanto bene, penso che VMware Fusion e Paralles potrebbero ritrovarsi uno scomodo avversario.