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Comandi Linux da terminale

E’ uscita da poco su HTML.it una interessante guida relativa ai più importanti comandi che si possono usare in un terminale Linux (ma anche Unix, o Mac). Un buon sistemista non può infatti accontentarsi di conoscere tool grafici, soprattutto se stiamo parlando di server – sui quali spesso l’ambiente grafico non è installato.

La rapidità e la potenza di tali comandi è spesso un’arma importante nella risoluzione di vari problemi sistemistici. All’elenco riportato nella suddetta guida ne aggiungo alcuni.

ls

Il comando ls è l’abbreviazione di list, e si limita ad elencare il contenuto della directory indicata (se non ne indichiamo nessuna, si applica a quella corrente). La cosa interessante sono i numerosi parametri. Per quanto mi riguarda, uso spesso la forma

ls -lart

che mi mostra tutti i file – anche quelli nascosti – completi di tutti i dettagli ed ordinati per data di modifica con il più recente in fondo

find

Mentre locate cerca in un database, find è una ricerca “classica” nella cartella in cui ci troviamo. Il numero di criteri di ricerca tra cui possiamo scegliere è veramente ampio, ed è inoltre possibile specificare subito delle operazioni da applicare ai file trovati. Ecco solo tre esempi basilari:

  • find -mtime -1 trova tutti i file modificati nell’ultimo giorno
  • find -size +15M -printf “%s – %p\n” trova tutti i file con dimensione maggiore di 15MB e ne mostra la dimensione esatta
  • find -uid 101 trova tutti i file con proprietario l’utente con UID “101”.

alias

Il comando alias ci permette di creare una “scorciatoia” per un altro comando più lungo. Ad esempio, anzichè usare sempre “ls -lart” o “find -mtime 1”, potrei creare degli alias più brevi, tipo la e f1, per questi comandi:

alias la='ls -lart'
alias f1='find -mtime 1'

Questi alias durano finchè è attiva la nostra sessione di terminale. Per attivarli automaticamente ad ogni sessione, vanno inseriti nel file .bashrc presente nella propria home directory.