Esportare il calendario da Lightning di Thunderbird
Come molti di voi sapranno, in Thunderbird è possibile gestire la propria agenda grazie all’estensione Lightning (per ulteriori dettagli su questa e su altre funzionalità di Thunderbird, consultate il nostro precedente articolo).
Io la uso in combinazione con Google Calendar, in modo da avere uno strumento client comodo ma allo stesso tempo i dati disponibili ovunque ci sia una connessione a Internet. In particolare, tutti in GiBiLogic usiamo il calendario di Google non solo come promemoria per gli appuntamenti, ma anche come sorta di “registro” di lavoro. Quindi è sempre pieno – anche se qualcuno non ci crederà 🙂
Dopo un certo tempo di utilizzo così pesante, tuttavia, il mio calendario era pieno di eventi. Soprattutto molti eventi passati, che non volevo cancellare ma volevo spostare altrove per diversi motivi:
- leggerezza del calendario disponibile su Google: per velocizzare la consultazione ed eventualmente la sincronizzazione con qualsiasi altro dispositivo
- privacy: sono contento di sfruttare Google Calendar come agenda, ma tutto sommato mi fa piacere non lasciargli a disposizione tutta la storia della mia vita professionale 🙂
- backup dei dati: avere una copia in più, possibilmente su un singolo file e facile da copiare, mi può essere utile
Per cui ho dato un’occhiata alle opzioni di esportazione di un calendario di Lightning. Vediamo cosa abbiamo a disposizione.
Calendari locali e remoti
Le opzioni di esportazione si applicano indistintamente sia ai calendari locali che a quelli remoti (ad esempio Google Calendar). Per velocizzare l’esportazione di un calendario remoto può essere utile attivare l’opzione di cache locale, che peraltro torna utile anche quando vogliamo semplicemente consultare il nostro calendario off-line. Tale opzione è disponibile tra le Proprietà di qualsiasi calendario definito come remoto.
Opzioni di esportazione
Per avviare il processo di esportazione, è sufficiente cliccare con il tasto destro sul calendario e scegliere “Esporta Calendario”; oppure cliccare su File -> Esporta Calendario, e poi scegliere il calendario da esportare. Tra i formati disponibili per l’esportazione abbiamo HTML, ICS e CSV.
HTML
Questo formato crea una pagina HTML di semplice lettura che visualizza l’elenco degli eventi. E’ il formato che io ho scelto come archivio, per la sua flessibilità di visualizzazione ma anche di gestione – ci vuole poco ad aprire la sorgente dell’HTML e a modificare / copiare qualcosa.
Può essere molto utile come calendario personalizzato da stampare degli appuntamenti scelti durante un evento. Proprio in questo periodo sto cominciando a compilare un calendario personalizzato per il prossimo Festival della Letteratura di Mantova, e sicuramente usero l’esportazione in HTML per avere un’agenda personalizzata e più piccola del libretto ufficiale,
ICS
ICS sta per Internet Calendar Sharing (verificare!) ed è un formato standard adottato da molti dei tools disponibili per la gestione di calendari. E’ un formato vagamente testuale, per cui lo si può in qualche modo consultare anche semplicemente aprendolo con un editor di testo, ma ovviamente la forza di questo formato è la sua compatibilità che gli permette di essere facilmente reimportato in un diverso programma di gestione dei calendari (iCal di MAC, tanto per dirne uno).
CSV
Il formato CSV (Comma Separated Values) è storicamente un metodo per l’esportazione di dati tabellari, e pur mancando della flessibilità dei linguaggi a marcatori (tipo XML e il suo derivato HTML) o di altre notazioni specifiche (tipo ICS) rimane sempre un valido strumento in termini di flessibilità. Tale formato prevede che l’elenco venga esportato come un normale database: un record per riga, con i vari campi separati da una virgola (o da un punto e virgola, o volendo anche da altri caratteri particolari) e i nomi dei record nella prima riga.
In particolare, il formato CSV permette di aprire un dialogo tra Lightning e Outlook, che infatti importa / esporta in formato CSV.