Il modo giusto di fare hosting – la storia
Il modo giusto di fare hosting è semplicemente quello di prenderlo molto, MOLTO sul serio.
La nostra prima esperienza di hosting era ad uso esclusivamente interno, per ospitare il nostro primo sito (un gioiello di web vintage che non avete idea) e la nostra posta elettronica. Ci eravamo affidati ad un provider statunitense – trovato su Internet – di cui non ricordo nemmeno il nome. GiBiLogic era ancora solo un hobby ma il web era già la nostra casa. 🙂
Da allora abbiamo imparato molte cose e fatto decisamente dei passi avanti. Nel resto di questo articolo vi racconto cosa è successo, mentre nel prossimo articolo scenderemo nel dettaglio tecnico della nostra soluzione attuale.
Più vicino
Il nostro successivo fornitore è stato un provider italiano, situato in Toscana e abbastanza noto. No, NON quello. 🙂 Stiamo parlando di Hosting Solutions.
Volevamo avere una spesa contenuta, sì, ma anche l’impressione di non essere al “supermercato” dell’hosting: volevamo essere certi che ci fosse una buona assistenza, reattiva e competente, e un servizio affidabile. Nel tempo, salvo qualche sobbalzo, abbiamo sempre avuto un buon servizio: da loro sono rimasti a lungo il nostro sito e i siti dei nostri primi clienti. Alcuni, anzi sono ancora là: Hosting Solutions rimane ancora un nostro fornitore nonostante – come vedremo dopo – ci siamo poi spostati su una diversa soluzione.
Ci pensiamo noi?
Man mano che passava il tempo, sono successe alcune cose importanti.
Siamo diventati più tanti: è stato in questo periodo che ha cominciato a lavorare con noi Cesare, rinforzando le nostre competenze sistemistiche e la probabilità che ci fosse sempre qualcuno disponibile per intervenire.
Siamo anche diventati più bravi: ci siamo resi conto conto che un server web e di posta avremmo potuto gestircelo anche da solo, mentre prima avevamo qualche timore a prenderci carico di un servizio così critico. In particolare, l’idea di offire un servizio di posta elettronica davvero serio, veloce, con filtri antivirus e antispam efficaci, ci stuzzicava molto.
Infine. è cresciuta la nostra offerta di siti web, ed è di conseguenza cresciuta la richiesta di offrire anche la collocazione per questi siti. Avendo le competenze per farlo, ci è sembrata la strategia migliore quella di puntare su un servizio sviluppato e gestito direttamente da noi.
Detto fatto, abbiamo deciso che il server l’avremmo acquistato e configurato noi, mettendolo in housing presso un provider (per il momento, costruire una nostra server farm ci sembrava un tantino eccessivo).
Ancora più vicino
La nostra prima idea era di mettere il nostro server in housing sempre presso Hosting Solutions, visto che era già il nostro fornitore di riferimento; purtroppo, però, loro non offrono questo tipo di servizio. Essendo costretti a scegliere un altro fornitore, ci siamo posti un vincolo: che fosse un provider locale, ubicato quindi a Brescia e dintorni.
So che può sembrare una scelta assurda, in un tempo in cui il web annulla le distanze; anche perchè, suggerirà qualcuno, alcuni punti d’Italia e del globo sono meglio collocati rispetto alle dorsali Internet e possono offrire un maggior rapporto prezzo / qualità del servizio.
Tuttavia, l’idea di avere i nostri server qui in zona ci piace perchè:
- possiamo procurarci direttamente l’hardware, prepararlo e testarlo con calma, e poi portarlo e attivarlo presso il provider;
- possiamo facilmente pianificare anche sostituzioni o upgrade dell’hardware stesso;
- sapere che – in caso di problemi seri – possiamo essere sul posto in pochi minuti anzichè dover rimbalzare contro un call center… non so voi, ma io dormo più tranquillo 🙂
Ed ecco quindi che abbiamo fatto una attenta valutazione della maggior parte dei provider locali, scegliendo infine Esselite, di Castelmella, a una decina di minuti in auto dal nostro ufficio. Circa un anno fa, abbiamo attivato presso di loro il nostro primo server, sul quale abbiamo riversato innanzitutto la nostra posta elettronica e il nostro sito web, e poi via via tutti gli altri. E abbiamo cominciato a fare sul serio.
Praticamente, in giardino
Con Esselite abbiamo lavorato bene. Le dimensioni aziendali sono simili, loro però sono in attività da più tempo e l’esperienza non manca. Sarebbe potuto durare anche di più, crescendo insieme, ma purtroppo la loro strategia aziendale li ha portati qualche mese fa a spostare la loro server farm altrove, lontano da Brescia. Dato che la vicinanza era per noi era un vincolo significativo, al di là di tutti i miglioramenti qualitativi e quantitativi del servizio, ci siamo messi a malincuore a cercare una alternativa. Colgo l’occasione per ringraziare i tecnici e l’amministrazione di Esselite per essere rimasti collaborativi e disponibili fino all’ultimo.
Per conto di un altro cliente, nel frattempo, avevamo avuto modo di conoscere Intred. E’ un’azienda che c’è da un bel po’, e si occupa di varie cose oltre al semplice hosting, in particolare la connettività. Punto a favore, la loro server farm è situata a poche centinaia di metri dal nostro ufficio attuale: quando dobbiamo andare là, ci andiamo a piedi.
La prima visita alla server farm mi ha abbastanza folgorato: ho avuto subito la netta sensazione di aver trovano qualcuno che fa hosting nel modo giusto. Le trattative sono filate abbastanza lisce e nel giro di breve tempo, a Giugno di quest’anno, abbiamo attivato presso di loro il nuovo server, seguito a breve da un secondo e da un terzo.
Ecco, questa è la storia di come si è evoluta la nostra attività di hosting. Tutto questo ci ha insegnato alcune cose nuove, come ad esempio la temperatura migliore da tenere in un data center; ma ha anche confermato alcune cose che sapevamo già: ad esempio che la differenza, in qualsiasi servizio, alla fine la fanno le persone. Ed ecco perchè in GiBiLogic siamo felici di offrire direttamente l’hosting, così ha la stessa qualità degli altri nostri lavori.
Nel prossimo articolo vediamo i dettagli tecnici sulla nostra soluzione attuale.