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Consigli di scrittura e Indice di leggibilità

Penna stilografica e foglio scrittoLo scorso Aprile ho partecipato al workshop Artigiani delle parole: qualche consiglio per migliorare la propria scrittura presso La Fabbrica dei Mestieri, spazio coworking di Brescia.
Incontro curato da Marcello Zane, editorialista, storico, ghost writer e docente di comunicazione.

Sinteticamente, elenco i miei appunti:

Consigli di scrittura

  • leggere molto;
  • rileggere i brani che sono piaciuti, e cercare di capire il perchè siano piaciuti (costruzione delle frasi, utilizzo di sostantivi particolari…);
  • ogni singola azione ha un verbo appropriato, abituarsi ad usare questi verbi sia nella forma scritta sia nel dialogo;
  • limitare il verbo essere, perchè appiattisce la qualità della lettura;
  • non ripetere il soggetto, ma utilizzare sinonimi (o negazioni del contrario);
  • formulare frasi non troppo lunghe (8/9 parole per frase al massimo), o alternare frasi lunghe a frasi brevi;
  • se leggendo una frase ad alta voce ci si accorge che manca il respiro, significa che la frase va abbreviata, o spezzata in due frasi distinte;
  • sorprendere il lettore con aggettivi o sostantivi che appartengono ad altri contesti, pur risultando appropriati al nostro (es.: “Descrivere con parole fragranti …“);
  • preferire la forma attiva a quella passiva.

Indice di leggibilità

Applicando la Formula di Flesh (riadattata per la lingua italiana dal saggista e matematico Roberto Vacca) scopriamo l’Indice di leggibilità dei nostri e altrui testi.
Da un testo campione di 100 parole, seguire la formula:
206 – 0,6xS – P

dove:

  • 206 = una costante che mantiene i valori finali della formula fra 0 e 100
  • 0,6 = una costante relativa alla lunghezza media delle parole nella lingua italiana
  • = meno 🙂
  • S = n° di sillabe
  • P = media di parole per ogni frase contenuta nel testo campione

Più alto sarà il valore risultante, più alta sarà la leggibilità del testo.

Infine, 2 (anzi 3) consigli di lettura:

1. Lezioni americane (I. Calvino)
2. Un uomo senza qualità (R. Musil)

e io aggiungo:
3. Q (collettivo Luther Blisset)