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Virtualizzazione: VMWare Server versione 2

Recentemente, nel corso della nostra serie di post dedicati alla virtualizzazione, abbiamo dedicato un articolo – e non poteva essere altrimenti – anche a VMWare Server. Nell’articolo spiegavo che era da poco uscita la versione 2, e anche se non avevo ancora avuto modo di provarla a fondo, la consigliavo per alcuni miglioramenti legati all’interfaccia grafica.

Ora che ho usato un po’ di più questa versione, tuttavia, devo segnalare che non sono più così caldo sulla migrazione, e anzi consiglio di aspettare ancora un momento prima di passare alla versione 2. Di seguito i dettagli.

La versione 2 propone alcuni “aggiustamenti” tecnici relativi soprattutto al supporto di un maggior numero di sistemi operativi e al miglioramento della gestione dell’hardware (aumenta il limite massimo di memoria, il supporto USB, e così via). Se avevate una macchina virtuale già funzionante, probabilmente molti di questi miglioramenti non vi interessano particolarmente.

E uno: console web

Una caratteristica invece particolarmente importante, nel bene e nel male, è l’abbandono della console vera e propria in favore di una console web based. Questo offre un paio di vantaggi immediati in termini di flessibilità di utilizzo:

  • non c’è bisogno di installare nulla su un PC usato solo per amministrare un VMWare Server
  • si può gestire WMWare Server graficamente anche da Linux

Purtroppo, però, devo dire che tale console è ancora piuttosto immatura. La facilità e la rapidità d’uso non sono tra le migliori, e il plugin per il controllo vero e proprio del PC è ancora una mina vagante che in un paio di occasioni ha fatto comparire una terrificante schermata blu sul mio “solido” 🙂 Windows Vista. Ye Gods!

Nel giro di poco tempo, mi sono rassegnato a usare tale plugin il meno possibile, usando la console per avviare le macchine virtuali e poi controllandole tramite altre forme di controllo remoto, quali VNC, Remote Desktop o un client SSH, a seconda del sistema operativo.

E due: migrazione mancata

Nel frattempo, avevo già pianificato di installare la versione 2 sul server  di un cliente, sempre per una migliore gestione. Solo che dopo l’installazione su WIndows Server 2003 le macchine virtuali esistenti non partivano correttamente, e non avendo molto tempo per verifiche e test, ho dovuto rimettere in fretta e furia la versione 1 e rimandare l’aggiornamento.

E tre: interferenze wireless?

Ma stasera è successa un’altra cosa che mi ha lasciato perplesso. Solitamente uso le schede di rete delle mie macchine virtuali locali in modalità host-only, cioè visibili solo dal mio client. Volendo fare un update sulla macchina virtuale, le ho provvisoriamente aggiunto una scheda di rete, in modalità bridged sulla mia scheda wireless. Risultato? La mia connessione wireless “vera” non funziona più, o meglio, si collega, pesca indirizzo IP e tutto, ma ogni altra forma di connessione va in timeout. Disabilitando la macchina virtuale, tutto è tornato a funzionare.

Avanti, ma con calma…

Ora, io sul mio PC terrò la versione 2. Le mie macchine virtuali sono usate solo per test occasionali, e anche se non funzionano perfettamente non mi creano grossi disagi. E in compenso posso fare da “cavia” per installazioni più serie.

Sono anche convinto che la maggior parte dei problemi che ho riscontrato, probabilmente si possono aggirare in qualche modo.

Nel complesso, tuttavia, mi rimane la sensazione che il prodotto non sia ancora così maturo come pensavo, e che una migrazione dalla versione 1 alla versione 2 non sia da prendere alla leggera.