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No, il dominio .CO non è universale

Abbiamo ricevuto qualche giorno fa da un noto provider nazionale una mail pubblicitaria che invitava a utilizzare il nuovo dominio .CO per registrare i propri domini. Perchè? Perchè è breve, semplice, facile da ricordare.

C’è solo un problema. Dovrebbe essere riservato ai siti colombiani. Il .co è infatti un dominio di primo livello di tipo geografico, così come il dominio .it è pensato per i siti italiani. E quindi?

TLD

Vi siete mai chiesti perchè esistono i domini .com, .net, .org, e così via? Queste “estensioni” sono denominate Top Level Domains, ed erano state pensate per “suddividere” i siti in base all’attività sottostante: edu per le università, com per le attività commerciali, org per le organizzazioni senza scopo di lucro, e così via. A questi si aggiungono i domini nazionale, quali ad esempio it per l’Italia, fr per la Francia, de per la Germania.

Tuttavia, queste erano solo indicazioni: nessuno si è mai preoccupato del fatto che, nella corsa alla visibilità, a qualcuno venisse in mente di usare domini non attinenti, e quindi non c’è un vero e proprio controllo effettivo sulle registrazioni. Una azienda può registrare un .org. Una persona americana può avere un .it.

.nonsense

Ora però siamo arrivati al punto in cui, anzichè controllare, i provider stessi incoraggiano all’uso anomalo, invitando a registrare un dominio che non dovrebbe riguardarci. Ma allora perchè non togliamo i TLD? Mi sembra infatti che in questo modo si aumenti la confusione, e che si tolga completamente lo scopo di avere diversi domini di primo livello.

Saremmo curiosi di sapere se qualcun altro la pensa così.

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